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La chirurgia bariatrica può ridurre l’incidenza di fibrillazione atriale


I pazienti patologicamente obesi sottoposti a chirurgia bariatrica presentano una minore incidenza di fibrillazione atriale rispetto a quelli che hanno ricevuto il trattamento medico.

Uno studio retrospettivo su base comunitaria ha esaminato l'impatto della chirurgia bariatrica sulla incidenza di fibrillazione atriale nei pazienti con obesità patologica.

I ricercatori hanno valutato 438 pazienti ( età media, 59 anni, 81.1% donne ) da Olmsted County, Minnesota ( Stati Uniti ), che avevano un indice di massa corporea ( BMI ) maggiore o uguale a 40 kg/m2.
Il 74% dei pazienti è stato sottoposto a chirurgia bariatrica e il 26% ha optato per il trattamento medico.

L'esito primario era rappresentato dalla incidenza di fibrillazione atriale.

Al basale, i gruppi non-differivano per la prevalenza di fibrillazione atriale ( gruppo chirurgico, 3.7%; gruppo di controllo, 4.5%, P= 0.63 ), anche se il gruppo chirurgico aveva in media un indice di peso corporeo più elevato ( 46.9 vs 43.2 kg/m2, p inferiore a 0.001 ).

Dopo un follow-up medio di 7.2 anni, il 3.1% del gruppo chirurgico ha presentato fibrillazione atriale di nuova insorgenza, contro il 12.5% del gruppo di controllo ( P inferiore a 0.01 ).

Inoltre, il gruppo chirurgico aveva una maggiore riduzione dell’indice BMI verso il gruppo controllo.
Rispetto ai controlli, il gruppo chirurgico ha anche mostrato un profilo metabolico più favorevole, tra cui una maggiore riduzione dei trigliceridi e un maggiore aumento del colesterolo HDL.

Dallo studio è emerso che la chirurgia bariatrica aiuta non solo a perdere il peso corporeo, ma anche riduce il rischio di sviluppare una condizione cardiaca come la fibrillazione atriale. ( Xagena2014 )

Fonte: Heart Rhythm Society Annual Scientific Sessions, 2014

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